La Chiesa di Santa Maria della Scala: un tesoro nel cuore di Taranto

Giorno 14 aprile ,accompagnati dalle docenti,noi alunni del Pon "Archiblog 2",abbiamo fatto una passeggiata nell'Isola Madre, alla ricerca di posti suggestivi da scoprire. La nostra attenzione è caduta sulla Chiesa Santa Maria della Scala, edificio che ha una storia antichissima, e non più dedicato al culto religioso.
Abbiamo scoperto la sua storia grazie al pittore Nicola Giudetti, un vero archivio storico!     
La Chiesa fu edificata nel 1181 dall'arcivescovo Basilio II Paleano, il quale fece costruire la chiesa dei Santi Simone e Giuda, già nota dal 1161 con il solo titolo di San Simeone. A qual tempo dominava a Taranto Guglielmo II di Sicilia, della casa reale degli Altavilla che deteneva anche il titolo di Principe di Taranto. Nel 1586, l'ultima discendente della famiglia Paleano una certa Cassandra de Litiis, sposò Antonello Artenisio per cui l'eredita passò a questa famiglia feudataria venuta a Taranto con i primi Normanni. Dopo un certo periodo ,tale eredita andò alla famiglia Carducci. 
Come si evince dalla visita dell'arcivescovo Lelio Brancaccio, avvenuta nella seconda meta del XVI secolo, la chiesa era composta da quattro colonne e tre archi ed aveva tre altari. Vi si conservavano moltissime reliquie, in una cappella si conservava la pregevole statua lignea di Maria SS. della Scala, opera del famoso scultore Ambrogio Martinelli da Copertino. 
Purtroppo l'edificazione di abitazioni borghesi affogarono la Chiesa, consacrata nel 1670 alla Madonna della Scala. 
Nel 1881 la Chiesa fu donata alla Curia che la destinò a oratorio gestito dai fratelli sacerdoti Francesco e Salvatore Di Comite.
Sconsacrata verso gli anni 50 del secolo scorso, fu chiusa e murata per oltre 40 anni.
In tempi recenti, a partire dal 2002, il carpentiere Pasquale Chiochia la restaurò a sue spese, provvedendo tutt'oggi alla manutenzione e alla gestione dell'opera architettonica.
Attualmente la Chiesa di Santa Maria della Scala è la sede di un' omonima associazione culturale, aperta ai visitatori e ricca di testimonianze del passato.
La "nuova vita" della Chiesa di Santa Maria della Scala, resa possibile dall'attivismo e dalla buona volontà di privati cittadini, è un esempio lampante di come il patrimonio storico e culturale di cui Taranto abbonda, possa, e debba, avere un futuro.

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